Confucio
- ''"Niente è più visibile di ciò che è nascosto" - (Confucio)
Visse in Cina in un periodo d'anarchia e corruzione in cui era forte il bisogno del pensiero illuminato di un saggio. L'essenza del suo insegnamento è la buona condotta di vita e il buon governo dello stato, attraverso la pratica delle virtù principali (carità , giustizia, amor filiale, rispetto della gerarchia), l'osservanza dei riti della tradizione, lo studio e la meditazione. Il miglioramento del singolo individuo condurrà al recupero dell'ordine sociale, per la forza dell'esempio e dell'azione virtuosa.
Non diversamente dai grandi maestri taoisti, Confucio guardava al passato come ad un'età dell'oro, e dal presente veniva respinto al punto di dover riconoscere che solo il Cielo lo comprendeva. La tentazione per il non agire e per l'eremitaggio fu costante e ripetuta, ma, a differenza dei taoisti, gli si presentò come il cedere alla disperazione. Confucio si ostinava a voler intervenire nella politica, fino alla contraddizione con sé stesso ed al ridicolo.
Tra i suoi più grandi scritti, il Lunyu che è l'opera che più da vicino può darci un'immagine di Confucio e un'eco delle sue parole, e non solo quella predicazione dei letterati dell'epoca.